Recentemente, secondo l'Associazione Spagnola per il Recupero Energetico della Biomassa (AVEBIOM), almeno un'azienda spagnola produttrice di pellet di legno è stata vittima di una frode a causa del furto d'identità del suo marchio.
Il modus operandi degli impostori è sempre lo stesso: contattano per conto di queste aziende potenziali acquirenti, generalmente distributori, per effettuare una vendita che alla fine non viene consumata. La truffa ai danni dei clienti si concretizza nel momento in cui questi versano un anticipo per un acquisto di pellet che in realtà non è avvenuto.
Le aziende interessate hanno già denunciato alle autorità competenti e hanno portato i fatti all'attenzione di AVEBIOM affinché la comunicazione possa essere inviata al maggior numero possibile di professionisti interessati.
Raccomandazioni per evitare di essere vittima di una frode
Date le circostanze, fonti AVEBIOM insistono nel raccomandare agli acquirenti di pellet di stare attenti a possibili tentativi di truffa.
Per evitare questo tipo di inganni, è molto utile contrastare le informazioni che ci arrivano da email sconosciute, o con un dominio che non corrisponde all'azienda che dichiara di rappresentare, nonché verificare l'autenticità dell'identità del persone che stabiliscono un contatto.
Per fare questo, e in caso di dubbi, è meglio chiamare la sede ufficiale della società in questione e chiedere conferma delle informazioni ricevute, oltre, ovviamente, a non effettuare alcun pagamento prima di aver verificato che la transazione sia avvenuta svolto con la persona e l'azienda giusta.
AVEBIOM invita inoltre a diffidare dei presunti venditori di cui l'acquirente non ha alcun riferimento e che sono quelli che prendono l'iniziativa offrendo il pellet a prezzi scandalosamente bassi. In quest'ultimo caso una tonnellata di pellet di legno certificato è stata offerta a 120 euro con trasporto compreso, un prezzo insolito sul mercato.