Continuano le truffe per furto d'identità nella vendita di pellet

Secondo AVEBIOM continuano a verificarsi le truffe già denunciate dall'associazione nel novembre 2014, in cui diverse aziende spagnole produttrici di pellet sono state vittime di frodi a causa dell'impersonificazione del loro marchio. In queste ultime settimane i tentativi di truffa sono stati continui. Queste persone contattano potenziali acquirenti, per conto di queste aziende, per effettuare una vendita che alla fine non viene portata a termine. La truffa ai danni dei clienti si concretizza nel momento in cui effettuano il pagamento per un acquisto di pellet che in realtà non è avvenuto.

Secondo l'associazione, un fatto che può attirare la nostra attenzione e indicare che siamo vittime di questa frode è che i prezzi sono estremamente bassi e fuori mercato (100 euro). Inoltre, in alcuni casi, il truffatore afferma di lavorare per AVEBIOM, oltre che per le società di produzione.
 
Le aziende interessate hanno già denunciato i casi di frode alle autorità competenti, quindi i fatti sono ora oggetto di indagine e nelle mani della giustizia.
 
AVEBIOM raccomanda agli acquirenti di pellet di stare attenti a possibili tentativi di truffa. Per evitare questo tipo di inganni, è molto utile contrastare le informazioni che ci arrivano da email sconosciute, o con un dominio che non corrisponde all'azienda che dichiara di rappresentare, nonché verificare l'autenticità dell'identità del persone che stabiliscono un contatto. Per fare questo, e in caso di dubbi, è meglio chiamare la sede ufficiale della società in questione e chiedere conferma delle informazioni ricevute, oltre, ovviamente, a non effettuare alcun pagamento prima di aver verificato che la transazione sia avvenuta svolto con la persona e l'azienda giusta.
 
AVEBIOM invita tutte le aziende e gli utenti a contattare l'associazione qualora venissero a conoscenza di casi di questo tipo.

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