Supercibi ricavati da microalghe coltivate tramite una centrale elettrica

supercibi da microalghe coltivate utilizzando una centrale elettrica 62c09ef8b9665

È stato lanciato Algae for Healthy World, un consorzio per la produzione di biocomposti di microalghe per applicazioni alimentari. Le sette entità che lo compongono – AINIA, Centro per la Ricerca Biologica (CSIC-CIB), Endesa, Mar Cristal Marilum, Neoalgae Micro Seaweeds Products, Novatec e l'Università di Cadice – si sono incontrate per lanciare formalmente il progetto, il cui obiettivo è sviluppare gli strumenti biotecnologici necessari per migliorare e ottimizzare la produzione di biomassa marina.

Il consorzio, guidato da Endesa e con l'Università di Cadice come coordinatore tecnico, comprende sette partner con background diversi (ciascuno leader nel proprio campo di ricerca), che apportano una prospettiva complementare e multidisciplinare. Durante la riunione di lancio, i promotori del progetto hanno sottolineato l'obiettivo dello studio di "generare nuovi prodotti e aumentare la redditività della tecnologia di coltivazione delle microalghe su scala industriale, nonché posizionare la Spagna come leader nella produzione di questi bioprodotti". Il mercato della biomassa delle microalghe genera attualmente circa 10.000 tonnellate di sostanza secca all'anno, pari a un fatturato globale di circa 1,5 miliardi eurall'anno.

Il progetto Algae for Healthy World, A4HW, ha un budget di un milione eurper un periodo di sviluppo di due anni ed è cofinanziato dall'Unione Eurattraverso i fondi FESR, nell'ambito del programma Collaborative Challenges del Ministero dell'Economia, dell'Industria e della Competitività (nello specifico "Sfida della sicurezza e della qualità alimentare; attività agricola produttiva e sostenibile, risorse naturali, ricerca marina e marittima"). 

Inoltre, il progetto mira anche a sviluppare gli strumenti biotecnologici necessari per migliorare e ottimizzare la produzione di biomassa e a studiare i pigmenti, principalmente antiossidanti, e altre frazioni a valore aggiunto di diverse microalghe, concentrando la ricerca su vari ceppi di Spirulina, Nannochloropsis gaditana e Pyrocystis. I risultati del progetto saranno validati presso l'impianto pilota di microalghe di Endesa, di 1.500 m², per la cattura e la fissazione della CO2, operativo dal 2006 a Carboneras (Almería), per dimostrare i potenziali utilizzi delle microalghe e dei loro estratti nel settore alimentare.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *