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La multinazionale italiana Ferrero Rocher ha approvato la sostituzione di 250 bruciatori a gasolio con bruciatori a biomassa in 17 dei suoi 22 stabilimenti produttivi nel mondo, dopo aver assegnato il progetto a Natural Fire, secondo quanto riportato dall'edizione spagnola di "Bioenergy International", pubblicata dall'Associazione spagnola per la biomassa, Avebiom.
Questa azienda ha sostituito i 18 bruciatori a gasolio dell'impianto di essiccazione delle nocciole situato a Talca con bruciatori a biomassa, alimentati dai gusci delle nocciole stesse.
Il consumo di gasolio era di 4.300 litri al giorno, ora sostituito al 100% dai gusci di nocciola prodotti dall'industria, 8,7 tonnellate al giorno, rendendo praticamente nullo il costo di alimentazione dei bruciatori. Il potere calorifico dei gusci di nocciola è di 17.500 kJ/kg, simile a quello del pellet di legno di alta qualità, sebbene il contenuto di ceneri sia solo dell'1,5%.
Gli impianti di essiccazione delle nocciole sono operativi dodici ore al giorno tra febbraio e giugno per processare la produzione di circa 8.000 ettari di noccioleti. Le nocciole, ancora nel loro guscio, rimangono all'interno dell'impianto di essiccazione per tre giorni. Per ridurre il contenuto di umidità dei gusci senza danneggiare le nocciole stesse, il processo di essiccazione utilizza temperature relativamente basse, comprese tra 48 °C e 52 °C. Quando le nocciole entrano nel processo di essiccazione, il contenuto di umidità del guscio è di circa il 12%; una volta completato il processo, questa percentuale si riduce all'8%.
Inizialmente, lo stabilimento del Gruppo Ferrero scartava i gusci di nocciola, per poi venderli come sottoprodotto, fino a due anni fa, quando ha deciso di avviare la sperimentazione del bruciatore a biomassa Natural Fire Y-300LA. I risultati positivi di questi test, sia in termini di potere calorifico che di risparmio economico, hanno spinto il Gruppo Ferrero a utilizzare i gusci di nocciola come combustibile.
Articolo di cronaca pubblicato da Patricia Plaza
