L'utilizzo del riscaldamento a biomassa aumenta del 23%, raggiungendo un nuovo record

Alla fine dell'anno finanziario 2017, quasi 245.000 impianti di riscaldamento erano alimentati da biomassa, secondo i dati forniti dall'Osservatorio della biomassa gestito dall'Associazione spagnola per il recupero energetico delle biomasse, Avebiom. Un dato che rappresenta un incremento del 23,15% rispetto all'anno precedente, 46.027 installazioni in più, grazie soprattutto al notevole incremento delle stufe a pellet, che hanno raggiunto un nuovo record.

Secondo l'Osservatorio della biomassa, l'uso della biomassa come combustibile per riscaldamento si è moltiplicato per 25 nell'ultimo decennio, dato che nel 2008 nel Paese esistevano meno di 9.600 strutture operative. Anche se la crescita maggiore si è registrata negli ultimi tre anni, in cui il numero delle attrezzature è praticamente raddoppiato, passando dalle 127.995 strutture operanti a fine 2014 alle 244.197 registrate a fine 2017.

Javier Díaz, presidente di Avebiom, ritiene che “tra i fattori che sono intervenuti nel consolidamento di questa tendenza, vale la pena evidenziare la sua importanza ambientale, il contributo al mantenimento dell’occupazione rurale – e quindi, al rilancio delle comunità locali economie – e, soprattutto, il notevole risparmio economico che rappresenta per famiglie, aziende e amministrazioni”.

L’incremento maggiore degli impianti di riscaldamento a biomassa è stato trainato dall’aumento della vendita di stufe a pellet, che solo nel 2017 sono salite a 42.728 unità. Questa cifra, che rappresenta un nuovo record di vendite in Spagna, rappresenta un aumento del 19% rispetto a quelle registrate nel 2016.

Cresce ancora la vendita di caldaie
In generale, l'installazione di caldaie a biomassa nel 2017 è aumentata dell'8,7%. Dopo un 2016 di minori vendite, è tornata a crescere l'installazione di caldaie inferiori a 50kW, che sono aumentate del 9,5%. Ed è aumentata del 7% l'installazione di caldaie a biomassa di potenza pari o superiore a 50 kW, diffuse negli impianti industriali e collettivi.

Questo miglioramento ha consentito al parco caldaie a biomassa di raggiungere a fine 2017 le 15.755 installazioni con potenza inferiore a 50 kW; 10.536, con potenza compresa tra 50 e 1000 kW; e 830 caldaie con più di 1 MW di potenza.

In termini di potenza installata, nel 2017 è aumentata di 1.106 MW la biomassa tra stufe, caldaie e altre apparecchiature, un dato che conferma il trend di crescita annua superiore ai mille megawatt negli ultimi quattro anni. La potenza installata si è quintuplicata negli ultimi dieci anni, passando dai 1.510 MW del 2008 ai 9.404 MW registrati a fine 2017.

Per quanto riguarda le comunità autonome, la classifica è guidata da Andalusia, Castiglia e León e Catalogna, che superano i mille megawatt installati.

Questo livello di potenza installata sta consentendo la generazione di una notevole quantità di energia termica, stimata in 1.510,1 kTEP, equivalente ad un minor consumo di 1.760 milioni di litri di gasolio da riscaldamento.

E questo significa, quindi, una minore emissione di gas serra, che si stima in 4,67 milioni di tonnellate di CO2, contribuendo così alla lotta al cambiamento climatico evitando l'inquinamento prodotto da 3,1 milioni di veicoli in un anno.

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