I forestali, le imprese forestali, l'industria della carta e della pasta di legno, l'industria del legno, gli ingegneri forestali, la scuola degli ingegneri forestali e le associazioni di bioenergia continuano ad attendere che la nuova legge forestale recepisca i contributi richiesti dal settore, affinché sia davvero una legge che promuova la sostenibilità. gestione forestale ed è efficace sul territorio.
Il settore forestale lancia un appello unanime al Governo affinché non perda l'ultima occasione che ha tra le mani per varare una Legge capace di “risvegliare le montagne” e sfruttarne le enormi potenzialità. Sono le nostre infrastrutture verdi.
Tra i principi che ispirano questa Legge figurano la gestione sostenibile delle foreste, la promozione della produzione forestale e dei settori economici ad essa connessi, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo delle aree rurali. Tuttavia siamo ancora lontani dall’adempiere non adottando misure che realmente la favoriscano, come gli incentivi fiscali per gli investimenti nella gestione sostenibile delle foreste, considerate di interesse generale, come riconosciuto dalla stessa Legge, per i molteplici benefici che apporta alla comunità. . società.
Il settore ritiene che questa proposta costituirebbe lo strumento più efficace contro l'abbandono delle foreste e il loro progressivo degrado, poiché una gestione attiva e sostenibile da parte dei professionisti forestali consente di ridurre il rischio di incendi boschivi, di parassiti e di malattie e di garantire la conservazione e il miglioramento delle foreste, e che contribuisce a generare ricchezza e occupazione nelle zone rurali.
Ma la gestione non è facile e ci sono molti punti deboli (mancanza di redditività, produzione a lungo termine dovuta a turni brevi, mercati deboli, scarsità di fondi pubblici, disastri naturali,...), che potrebbero essere alleviati con alcuni incentivi fiscali che potrebbero rendere attraente l’investimento nella foresta e restituire loro l’attività. Non possiamo dimenticare il ritorno immediato per le amministrazioni che questo provvedimento comporterebbe.
Un’altra richiesta è una spinta decisiva per promuovere la produzione e il consumo di legno e prodotti del legno, compreso l’uso energetico della biomassa forestale, che ridurrebbe il carico di carburante delle nostre montagne e fungerebbe da motore economico nell’ambiente rurale con prodotti locali e a breve termine catene di commercializzazione.