L'APPA Biomasa chiede che il regolamento dell'asta indetta dal Ministero dell'Energia contenga, per la sua specificità, l'idoneità dei progetti di installazione di biomassa, biogas e rifiuti rinnovabili, denunciando al tempo stesso che la metodologia proposta esclude, di fatto, gli impianti di biomassa, non considerando gli impianti di generazione a cui è attribuita una remunerazione per l'operazione.
Per questo motivo la sezione Biomasse dell'APPA chiede aste differenziate per tecnologie rinnovabili o per gestibilità e che venga eliminata l'attuale limitazione alle ore di produzione con diritto a ricevere un compenso per l'operazione. Per l’associazione della biomassa, l’articolazione dovrebbe affrontare specificamente la gestione dei rifiuti e considerare la natura distribuita delle energie rinnovabili.
“Se i termini del progetto di asta non verranno corretti, tecnologie come la biomassa, che apporta grandi benefici socioeconomici e ambientali, rimarranno fuori dalla stessa, e le importanti risorse di biomassa di cui dispone il nostro Paese andranno sprecate”, ha affermato Manuel García. , presidente dell'APPA Biomasse.
L'asta esclude la biomassa
Per APPA Biomasa, l'asta discrimina le fonti di biomassa come i rifiuti urbani rinnovabili (50% del valore energetico) e il liquor nero dell'industria della produzione della carta. Infatti, i termini dell'asta, sostiene, escludono completamente gli impianti che, come le biomasse, hanno una remunerazione assegnata all'operazione. Non essendo presi in considerazione nell'asta, gli impianti a biomassa non possono competere ad armi pari con le altre tecnologie rinnovabili.
La proposta implica l'impossibilità di disporre di impianti a biomassa efficienti e ben gestiti, come previsto dalla Legge sul settore elettrico, poiché i parametri di remunerazione stabiliti per l'impianto standard di riferimento non sono reali.
Aste per tecnologia o per gestibilità
Dato lo schema proposto di un'asta tecnologicamente neutrale e presumibilmente aperta a tutte le tecnologie rinnovabili, APPA Biomasa richiede una modifica alle aste che differenziano le tecnologie rinnovabili l'una dall'altra, sia in modo indipendente (come la prima asta mirata alla biomassa e alla eolico) o insieme (da un lato tecnologie gestibili e dall’altro tecnologie non gestibili). In questo modo, sarebbe garantito uno sviluppo ordinato dell’energia rinnovabile in Spagna, in conformità con una pianificazione energetica coerente con le risorse rinnovabili esistenti in Spagna e con gli obiettivi energetici e di cambiamento climatico a cui si è impegnato il Governo.
Lo svolgimento di aste separate per diverse tecnologie è consentito dalla stessa Commissione Europea quando è debitamente giustificato, come nel dicembre 2016 ha consentito alla Germania di organizzare aste separate per diverse tecnologie rinnovabili per mantenere stabile la propria rete elettrica. Citando semplicemente la necessità di garantire nuova energia rinnovabile gestibile e non gestibile in Spagna per bilanciare il futuro mix di elettricità rinnovabile, si potrebbero svolgere aste differenziate senza violare le Linee guida sugli aiuti di Stato in materia di protezione ambientale ed energia 2014-2020.
Non limitare il numero di ore di produzione
La normativa attuale, a seguito della riforma del settore elettrico, contiene una limitazione alle ore equivalenti di produzione degli impianti a biomassa e biogas con diritto a ricevere un compenso per l'esercizio, fissato a 6.500 ore, quando si prevede che questi impianti produrranno più di 7.500 ore. La proposta asta riduce a 5.000 ore il valore massimo delle ore equivalenti di funzionamento degli impianti a biomasse con diritto alla remunerazione del funzionamento.
Se il Governo intende davvero raggiungere gli obiettivi energetici derivanti dalle Direttive (come la Direttiva sulle energie rinnovabili 2009/28/CE) o ridurre il costo dell’energia e la dipendenza energetica dall’estero istituendo questa asta, il modo più immediato ed efficiente per farlo è consentire agli impianti a biomassa già in funzione (investimenti già intrapresi) di produrre il numero massimo di ore per le quali sono stati dimensionati, invece di mantenerli limitati e addirittura tentare di limitarli ancora di più.